9 Aprile |
LA CRISI CHE FA BENE |
Non c’è più nessun Paese nella «lista nera» dei paradisi fiscali diffusa dall’Ocse dopo il G20 di Londra. Lo ha annunciato il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, Angel Gurria, sottolineando che Uruguay, Costa Rica, Filippine e Malaysia hanno preso l’impegno di rispettare le norme fiscali internazionali e precisando però che saranno mantenute le altre due liste (bianca e grigia). Le ultime quattro giurisdizioni ancora “latitanti” si uniranno finalmente ai 38 paesi iscritti nella «lista grigia» pubblicata dall’Ocse che comprende i paesi che si sono impegnati a scambiare informazioni fiscali, ma che non hanno ancora firmato gli accordi bilaterali con stati membri del’Ocse. Un passo tutto sommato significativo verso il cambiamento della gestione economico-finanziaria del globo che trova, in questo momento particolarmente difficile, il coraggio di epurare le parti sistemiche malate. Speriamo che alle parole, come sempre, seguano i fatti.