Archive for the ‘Economia’ Category

3 Febbraio

VERDI DI RABBIA?!?

Gli italiani hanno un’anima verde. Lo sanno e vorrebbero portarla anche dentro la propria casa ma si scontrano con un panorama immobiliare ancora troppo poco “green”. Secondo una recente indagine condotta dal sito www.casa.it infatti solo il 32,8 per cento del campione intervistato per la ricerca abita in una casa realizzata secondo i principi di ecosostenibilità e bioedilizia: il restante 58,4 per cento abita in case che non rispettano tali criteri. Anche se oltre la metà degli intervistati (56,8 per cento) conta di recuperare compiendo lavori per la ristrutturazione energetica, anzi il 17,5 per cento li ha già completati.

Riqualificazione energetica, sostenibilità e innovazione sono anche i temi del Made, il salone per il progetto, l’architettura e l’edilizia, che apre oggi i battenti a Milano. (La redazione di Casa&Design seguirà l’evento con news e fotogallerie sempre nuove).

Eppure, sempre secondo la ricerca di Casa.it, ben coscienti che una casa “certificata” come energeticamente efficiente acquista valore, quasi il 63 per cento dei cittadini intervistati vorrebbe una casa bio. Pochi di loro trovano risposta alla loro domanda di verde: hanno già ricevuto la certificazione energetica, obbligatoria da luglio 2009 per gli immobili in vendita, solo il 19,4 per cento (al 28,8 per cento è stata assegnata la classe A, legata a un consumo inferiore ai 30 chilowatt per metro quadro all’anno e ai 3 litri di gasolio per metro quadro all’anno).

12 Gennaio

ANOTHER GLASS?!?

Quando un problema del paese diventa assillante è il caso di affrontarlo secondo un punto di vista diverso…Immagine anteprima YouTube

1 Gennaio

2010 SENZA INGANNI

Un augurio speciale a tutti i clienti, i conoscenti, gli amici ed a tutte quelle persone che, come noi, amano le cose genuine. Possa questo nuovo anno essere portatore di una decade di incredibili successi!

14 Dicembre

GOOGLEPHONE ON BOARD

Eccolo. Avrebbero voluto metterlo in commercio per Natale, ma per ora si sono dovuti accontentare di distribuirne alcuni esemplari in test ai propri dipendenti. Google ha deciso di scendere in campo direttamente e di realizzare un telefonino a proprio marchio. In verità l’apparecchio lo ha prodotto Htc, ma ogni singola schermata dell’interfaccia utente e tutte le funzionalità sono state pensate da Google per sfruttare al meglio il sistema operativo Android. Nexus, è questo il nome del telefonino, sarà venduto direttamente da Google e quindi non dovrebbe subire i condizionamenti e le limitazioni che gli operatori hanno imposto - ad esempio - ad alcune potenziali funzionalità di iPhone. Nexus è un telefono touch, senza tastiera, molto sottile, con doppio microfono (per ridurre i rumori ambientali), un navigatore a rotellina e un grande obiettivo fotografico. Sarà equipaggiato con software non disponibile agli altri apparecchi Android e - attraverso un sistema di riconoscimento vocale - permetterà agli utenti di dettare e-mail e Sms a voce. Arriverà nei negozi a inizio 2010.  E allora si capirà se all’industria dei cellulari sta per accadere quel che è già capitato a quella della pubblicità.

22 Novembre

E-SKY

Il sito di vendite all’asta online Ebay ha concluso la vendita del 70 per cento delle sue quote di Skype per due miliardi di dollari (1,34 miliardi di euro) a un gruppo di fondi d’investimento privati del quale fanno parte anche i fondatori del servizio di telefonia online. L’accordo pone fine ai dubbi sul futuro di Skpe, dopo il conflitto giuridico che era sorto nei mesi scorsi tra Ebay e la società fondatrice del software, la Joltid ltd.

All’inizio dell’anno i co-fondatori scandinavi di Skype, Niklas Zennstrom e Janus Friis, avevano intrapreso un’azione legale contro il sito californiano di aste online. L’accusa a Ebay era quella di aver violato gli accordi di licenza, dal momento in cui la loro società, la Joltid ltd, era ancora proprietaria della tecnologia su cui si basa il funzionamento di Skype. La svolta era nell’aria già dalla settimana scorsa, quando Zennstrom e Friis hanno ritirato la denuncia in vista di un accordo che li avrebbe fatti entrare in Skype come azionisti.

Sperando che i nuovi investitori privati non decidano di aumentare le tariffe o che si approprino indebitamente di questo incredibile mezzo di comunicazione che di fatto ha tagliato i fili del vecchio mondo della telefonia, salutiamo con gioia il nuovo assetto azionario.

16 Novembre

ETERNA GUERRA DI BITE…

Immagine anteprima YouTube

27 Ottobre

WIIWA LA WII

Un videogioco che fa bene alla salute. E’ questo il significato del sostegno ufficiale dato dal ministero della Sanità britannico al nuovo videogame messo in commercio dalla Nintendo: il Wii Fit Plus, che sarà venduto a partire da questo fine settimana nel Regno Unito e gradualmente in tutta Europa. La mossa non è passata inosservata: si tratta della prima volta che il governo di Sua Maestà offre il suo incoraggiamento e sostegno ufficiale a un videogioco, e non sembra ci siano stati accordi del genere tra governi di altri paesi e videogiochi. “E’ un ottimo modo di fare ginnastica”, afferma un comunicato delle autorità sanitarie britanniche, annunciando l’iniziativa. Il Fit Plus, naturalmente, non è un videogioco come tutti gli altri: specificatamente disegnato per migliorare il fisico e prendersi cura della salute, sia pure attraverso le competizioni create dai giochi, è una nuova versione migliorata di Fit, il videogame distribuito un anno e mezzo fa che ha avuto un successo mondiale e ha venduto 3 milioni di copie solamente in Gran Bretagna.

22 Ottobre

CONDANNA A VITA

Con la crisi tornano a salire deficit e debito pubblico in Europa. Non è una novità quella che emerge dai dati pubblicati oggi da Eurostat: il debito pubblico raggiunge il 69,3% del Pil nell’area euro, dopo il 66% del 2007, ed il 61,5% nell’Unione Europea (58,7% nel 2007). Quanto al deficit, l’Ufficio di statistica europeo indica un aumento in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil) al 2,0% del 2008 rispetto allo 0,6% del 2007 e per l’Ue al 2,3% rispetto allo 0,8% dell’anno precedente. L’Italia, secondo i dati diffusi dall’ufficio di statistica che conferma con una seconda notifica quelli già diffusi in aprile, è passata dall’1,5% del 2007 al 2,7% dell’anno scorso. Per quanto riguarda il debito, l’Italia con un 105,8% (103,5%) detiene ancora il primo posto, seguita dalla Grecia (99,2%) mentre all’ultimo c’è l’Estonia che non supera il 4,6%, seguita dal Lussemburgo (13,5%). Il debito pubblico è in aumento in tutti i principali paesi europei: in Spagna dal 36,1 al 39,7%, in Gran Bretagna dal 43,3 al 55,5%, in Francia dal 63,8 al 67,4%, in Germania dal 65 al 65,9%.

19 Ottobre

QUANTI (NON) SIAMO?

Ogni qual volta c’è una manifestazione di piazza, i numeri sulla partecipazione sembrano estratti da un cappello magico. Se gli organizzatori tendono spesso ad esasperare le adesioni all’evento fino a raggiungere valori davvero discutibili, dove non sono rare le situazioni in cui la capacità della singola piazza o strada vengano sovradimensionate rispetto alla reale partecipazione di massa, le forze dell’ordine e gli oppositori riescono a bollare gli eventi più dirompenti come piccole manifestazioni di interesse relativo. Potrebbe però non essere più così difficile individuare e determinare il numero approssimativo di partecipanti, lo scarto dichiarato è del 10% circa, grazie adun progetto denominato Lynce e messo a punto in Spagna.
Come funziona il sistema? Il segreto industriale copre la tecnologia adoperata, ma qualcosa può dirci il web. Da un lavoro del 1995 di A. J. Schofield, P. A. Mehta and T. J. Stonham, si afferma che è possibile contare le persone sulla base dell’analisi delle immagini video, analisi basata sulla matematica delle “reti neurali”.
Ma potrebbe anche trattarsi dell’analisi di immagini digitali - e sembra essere il metodo più vicino a quanto viene fatto dagli spagnoli di Lynce - lette e “contate” da un computer. Altri metodi possibili in quella sorta di disciplina che è il “people counting” sono l’analisi di conteggi effettuali attraverso raggi infrarossi o attraverso le emissioni di calore dei corpi umani.
Forse le cose sono assai semplici. Ipotizziamo che, una volta rilevata l’immagine digitale, il software riesca a calcolare in modo accettabile un certo tasso di ingombro per metro quadrato. Sulla base dell’estensione del territorio occupato dai manifestanti, si arriverà ad una stima non molto lontana dalla realtà. Con buona pace di tutti…speriamo!

16 Ottobre

AVANTI C’E’ POSTO

Il trasporto merci su rotaia è in via d’estinzione. In Italia appena il 9,9% dei prodotti viene caricato sui treni contro l’11,8% dell’Inghilterra, il 15,7% della Francia e il 21,4% della Germania. In Europa la media si aggira intorno al 17%. E’ quanto si legge in uno studio dell’Eurostat divulgato dall’associazione Federmobilità, che per il 19 e 20 novembre ha organizzato a Roma una ‘due-giornì dal titolo “Mercintreno” presso la sede del Cnel a Villa Borghese.
Nel 2007 il traffico combinato si trovava agli stessi livelli del 2002; per gli ultimi due anni non si hanno dati ufficiali, ma il trend è in calo. Mentre la quantità di merce movimentata sui binari sfiora a fatica il 10%, quella trasportata sui camion - che si avventura su autostrade tipo l’A3 Salerno-Reggio Calabria - supera il 60% (Conto nazionale dei Trasporti 2009). Stando invece allo studio di Eurostat i tir vincono addirittura al 90%. Alfredo Peri, presidente di Federmobilità e assessore ai Trasporti dell’Emilia-Romagna, non usa mezzi termini: “L’emergenza ambientale impone una forte riflessione sulle politiche fin qui adottate in tema di trasporto ferroviario delle merci. La liberalizzazione non ha sviluppato un vero mercato dei servizi ferroviari né aumentato il volume delle merci trasportate”. In un’era dove il risparmio energetico e la diminuzione dei consumi di idrocarburi potrebbe davvero rappresentare una carta vincente, il nostro paese non segue il progresso dei paesi più evoluti: inquinamento sempre più alle stelle. Così la soluzione a portata di mano si lascia scivolare colpevolmente.