Archive for the ‘Comunicazione’ Category

28 Luglio

Gpl_Ay (30) - VIRAL MARKETING ON BOARD

Il marketing virale è un tipo di marketing non convenzionale che sfrutta la capacità comunicativa di pochi soggetti interessati per trasmettere il messaggio ad un numero esponenziale di utenti finali. È un’evoluzione del passaparola, ma se ne distingue per il fatto di avere un’intenzione volontaria da parte dei promotori della campagna. Il termine nasce nella metà degli anni ‘90 con Draper Fisher Jurvetson utilizzando una analogia biologica con la diffusione esponenziale di un virus e, l’espressione viral marketing diviene nel 1998 marketing “buzz-word of the year”. Il principio del viral marketing si basa sull’originalità di un’idea: qualcosa che, a causa della sua natura o del suo contenuto, riesce a espandersi molto velocemente in una data popolazione. Come un virus, l’idea che può rivelarsi interessante per un utente, viene passata da questo ad altri contatti, da questi ad altri e così via. In questo modo si espande rapidamente, tramite il principio del “passaparola”, la conoscenza dell’idea.

In genere, il termine è riferito agli utenti della rete che, più o meno volontariamente, suggeriscono o raccomandano l’utilizzo di un determinato servizio (per esempio, per la scelta di un indirizzo e-mail). Ultimamente, questa tecnica promozionale si sta diffondendo anche per prodotti non strettamente connessi a Internet: veicolo del messaggio resta comunque la comunità in rete, che può comunicare in maniera chiara, veloce e gratuita.

23 Luglio

40 ANNI E PIU’

Un modo simpatico per ricordare il lavoro di più di 400.000 persone negli anni a cavallo tra il 1970 che resero possibile un sogno millenario dell’umanità. Huston, we have the moon!

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30 Giugno

DOVE I CERVELLI NON SI SPENGONO MAI

GPL COMMUNICATION BLOG - 100 ARTICOLI PER NON SMETTERE DI PENSARE -

Questo articolo è dedicato ai miei ragazzi.

Nella nostra agenzia è vietato assopirsi anche solo per un istante.

Convergenze tecnologiche, nuove frontiere della comunicazione, reti di nuova generazione, questi sono i temi caldi che scandiscono il nostro settore sempre in fermento. “La crisi” ha colpito duro anche noi, ma abbiamo aspettato con calma e pazienza e abbiamo studiato, creato, indagato. Abbiamo cercato nuove frontiere e nuovi mercati, parlato con nuovi e vecchi clienti. Non abbiamo permesso che il pessimismo cosmico ci ingoiasse. Per noi e con noi, ha vinto la calma, la simpatia del gruppo, la voglia di non apparire, la necessità di raccontarsi senza paura e tanta ricerca. Non siamo fuori pericolo dalla crisi, ma sicuramente non ci siamo spenti. Tutto questo grazie a questo TEAM che si è rafforzato e che ha fatto lavorare i cervelli in maniera assidua e creativa. Grazie ragazzi di GPLCOMMUNICATION, sempre alla ricerca dell’eccellenza in tutto quello che fate. Questo centesimo articolo è dedicato ai miei ragazzi perchè non hanno mollato mai la presa. Al coraggio di credere nel proprio lavoro e nella voglia di non accontentarsi mai!!! Alla forza di non assopirsi e all’energia che hanno messo per far lavorare il cervello sempre anche difronte alle delusioni.

GRAZIE RAGAZZI TEAM SPLENDIDO DI QUESTA AGENZIA
GPLCommunication
Patrizia Peruzzo

9 Giugno

LEE NON SI PUO’

La Cina ha chiesto ai produttori di personal computer di introdurre nelle loro macchine, a partire dal primo luglio, un software che blocca una serie di siti web sgraditi al governo di Pechino. La notizia, pubblicata dal quotidiano Wall Street Journal, è stata confermata dalla Jinhui, l’impresa produttrice del software chiamato “Green Dam Youth-Escort”.
Secondo operatori dell’industria informatica che sono familiari col “Green Dam” esso rende più lenti e macchinosi i sistemi operativi ed aumenta il pericolo che i personal computer vengano attaccati con successo dagli “hackers” che diffondono i virus. Il fondatore della Jinhui Bryan Zhang ha controbattuto affermando che l’unico scopo del software è quello di impedire l’ accesso ai siti pornografici. “Le vacanze estive si avvicinano - ha dichiarato - e molti genitori cinesi si preoccupano di quelle che possono vedere (sulla rete) i loro figli…questo è lo scopo del software”. Non è chiaro in che forma il governo cinese voglia imporre ai produttori l’ uso di “Green Dam”. Secondo Zhang si tratterà di un “optional”, cioé di un prodotto che può o non può essere usato dai consumatori: l’uso del nuovo software “non è obbligatorio, si può spegnerlo o toglierlo dal computer se si vuole. Con una password, l’utente può bloccarlo in qualsiasi momento”. Una circolare diffusa dal ministero dell’ Industria e della Tecnologia Informatica afferma che i produttori di personal computer devono comunicare ogni mese al ministero stesso il numero di pc che hanno venduto precisando quali siano i software che vi hanno installato. Il “Green Dam” è stato già incorporato in alcune decine di milioni di personal computer venduti da imprese locali come la Lenovo e la Haiher nelle province cinesi. Inoltre, è stato introdotto nei computer delle scuole e degli Internet Café cinesi.
L’ introduzione del software in tutti i computer venduti in Cina - che rappresenta uno dei mercati più importanti per l’ industria informatica - darebbe al governo cinese un potere di controllo senza precedenti sui contenuti ai quali hanno accesso i cittadini cinesi. E il controllo dell’informazione è il principale asset di potere.

14 Maggio

GPL_Ay (20) - LA COMUNICAZIONE INTEGRATA

L’impresa come organizzazione si esprime sia verso l’interno sia verso l’esterno. All’interno le strategie di comunicazione contribuiscono a rafforzare l’identità collettiva dei membri. All’esterno esse rappresentano l’azienda delineando le sue credenza, preferenze, opinioni, stile e filosofia ricercando la legittimazione e l’accreditamento dell’ambiente inducendo i suoi interlocutori a condividere i suoi obiettivi o perlomeno a considerarli legittimi. Il contributo della comunicazione interna è determinante tanto quanto quella esterna perchè in grado di:

1. proporre una rappresentazione unitaria
2. legare lo sviluppo individuale a quello aziendale
3. sviluppare un’immagine collettiva
4. creare un linguaggio comune e condiviso
5. canalizzare l’attenzione e gli sforzi attorno ad un corporate theme
6. vivificare e far evolvere la cultura d’impresa
7. essere una leva di cambiamento

Prima di dire di non avere bisogno di comunicazione, pensate alla vostra azienda come ad una persona: senza vestiti non si esce mai di casa a patto di non voler essere ridicoli.

4 Maggio

BIRMAN BLOGGER?! NO GRAZIE

Secondo un’indagine prodotta dall’organizzazione americana Committee to Protect Journalists, in occasione della “Giornata mondiale per la libertà di informazione” sono stati individuati i 10 Paesi dove non è consentito dissentire dal governo e quello peggiore per fare il blogger oggi è risultato essere la Birmania dove l’anno scorso il comico, regista e attivista Maung Thura è stato condannato a 59 anni di carcere per aver messo in cattiva luce la giunta militare diffondendo sul web immagini video della distruzione causata dal ciclone Nargis e dove l’accesso a Internet fu bloccato nel 2007 quando fu usato per diffondere informazioni sulla rivolta contro il regime. Oltre alla Birmania, a fare compagnia a questo primano non certo invidiabile, ci sono Iran, Siria, Arabia Saudita, Vietnam, Tunisia e Cina.
Inutile ricordare che, là dove è presente una forte asimmetria informativa, chi detiene l’informazione, detiene anche la conoscenza e di riflesso il controllo.

28 Aprile

MACCHINA E’ MEGLIO

A chi si sbraccia per salutarlo, sorride. Ma guai a lasciarlo solo, s’innervosisce e mette pure il broncio! Eh sì Jeremiah, un “faccione” virtuale creato al computer non sa parlare, ma in compenso reagisce prontamente agli stimoli che lo circondano. Per la gioia di Richard Bowden - il suo inventore - che lo considera un primo passo verso nuove forme di interazione con i nostri elettrodomestici e apparecchi elettronici. In futuro, grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale, non è da escludere - pensa lo scienziato - che anche cellulari, lavastoviglie e sistemi d’allarme possano avere un volto. Capace non solo di guardarsi attorno, ma anche di riconoscere le persone. In questo modo il frigo potrebbe aprirsi solo in presenza di volti conosciuti.
E il wc che faccia potrebbe avere?

24 Aprile

GPL_Ay (17) - GLI EFFETTI DELLA PUBBLICITA’

Nasce oggi una nuova rubrica del blog: GPL Accademy (GPL_Ay). Sarà un appuntamento quindicennale -tra parentesi il numero della settimana corrente- con le curiosità, i tecnicismi, il linguaggio le strategie della comunicazione. Per chiarire, in pillole, la comunicazione corretta.

La pubblicità in genere ha come obiettivo primario lo stimolo della domanda sia essa intesa a livello di comportamento sia di atteggiamento di consumo. Nell’osservarne gli effetti, dal punto di vista teorico, l’impatto si scompone in due componenti diverse: effetto di traslazione ed effetto di cambiamento di pendenza della curva. Con il primo si afferma che, a parità di prezzo, la quantità di domanda di un bene sottoposto a pubblicità sia maggiore -grazie all’allargamento di mercato relativamente alla classe di prodotto-. Il secondo effetto, cambiamento di pendenza, indica una modificazione nella curva di domanda e quindi una variazione di elasticità -a prezzi più bassi risponde proporzionalmente un numero maggiore di consumatori-. Due buoni motivi in più per investire in comunicazione!

20 Aprile

STATISTICHE IN DIRETTA

In ogni momento della giornata potete consultare a vostro piacimento un sacco di statistiche. Tutte aggiornatissime e in continua evoluzione. Qual è la popolazione della terra? Quanta energia consumiamo? Quanti soldi vengono investiti in sicurezza? Quale è la temperatura media del nostro pianeta? Sono tutte piccole curiosità che potrete soddisfare al sito:

http://www.worldometers.info/it/

E se volessimo sapere a quanto ammonta lo stipendio medio della popolazione terrestre? Siamo sopra o sotto la media?

14 Aprile

INTERNET Vs TV

Giugno 2010 sara’ la data del sorpasso: per la prima volta Internet sottrarra’ alla tv il primato di mezzo di comunicazione piu’ usato. E’ il dato piu’ significativo che emerge dalla ricerca pubblicata da Microsoft sul comportamento online degli utenti europei e sulle tendenze per il futuro. Secondo l’indagine, nel 2010 l’uso di Internet raggiungera’ una media di 14,2 ore alla settimana (piu’ di 2,5 giorni al mese), rispetto alle 11,5 ore alla settimana (2 giorni al mese) della tv. Conseguenze? Immediatezza delle notizie, giornalismo diffuso -anche grazie all’esplosione dei blog gestiti direttamente dai non giornalisiti-, pluralità reale di informazione slegata dagli editori classici e spostamento della massa pubblicitaria dai veicoli tradizionali a quelli web che potrebbe generare, anche nel breve periodo, la chiusura forzata di diverse testate giornalistiche classiche che non riuscirebbero a sopravvivere senza un incremento dell’intervento pubblico dello stato nella dispensa di fondi già oggi più che discutibile in un mercato concorrenziale. Speriamo ne guadagni il fruitore finale.