22 Ottobre

CONDANNA A VITA

Con la crisi tornano a salire deficit e debito pubblico in Europa. Non è una novità quella che emerge dai dati pubblicati oggi da Eurostat: il debito pubblico raggiunge il 69,3% del Pil nell’area euro, dopo il 66% del 2007, ed il 61,5% nell’Unione Europea (58,7% nel 2007). Quanto al deficit, l’Ufficio di statistica europeo indica un aumento in rapporto al Prodotto interno lordo (Pil) al 2,0% del 2008 rispetto allo 0,6% del 2007 e per l’Ue al 2,3% rispetto allo 0,8% dell’anno precedente. L’Italia, secondo i dati diffusi dall’ufficio di statistica che conferma con una seconda notifica quelli già diffusi in aprile, è passata dall’1,5% del 2007 al 2,7% dell’anno scorso. Per quanto riguarda il debito, l’Italia con un 105,8% (103,5%) detiene ancora il primo posto, seguita dalla Grecia (99,2%) mentre all’ultimo c’è l’Estonia che non supera il 4,6%, seguita dal Lussemburgo (13,5%). Il debito pubblico è in aumento in tutti i principali paesi europei: in Spagna dal 36,1 al 39,7%, in Gran Bretagna dal 43,3 al 55,5%, in Francia dal 63,8 al 67,4%, in Germania dal 65 al 65,9%.

19 Ottobre

QUANTI (NON) SIAMO?

Ogni qual volta c’è una manifestazione di piazza, i numeri sulla partecipazione sembrano estratti da un cappello magico. Se gli organizzatori tendono spesso ad esasperare le adesioni all’evento fino a raggiungere valori davvero discutibili, dove non sono rare le situazioni in cui la capacità della singola piazza o strada vengano sovradimensionate rispetto alla reale partecipazione di massa, le forze dell’ordine e gli oppositori riescono a bollare gli eventi più dirompenti come piccole manifestazioni di interesse relativo. Potrebbe però non essere più così difficile individuare e determinare il numero approssimativo di partecipanti, lo scarto dichiarato è del 10% circa, grazie adun progetto denominato Lynce e messo a punto in Spagna.
Come funziona il sistema? Il segreto industriale copre la tecnologia adoperata, ma qualcosa può dirci il web. Da un lavoro del 1995 di A. J. Schofield, P. A. Mehta and T. J. Stonham, si afferma che è possibile contare le persone sulla base dell’analisi delle immagini video, analisi basata sulla matematica delle “reti neurali”.
Ma potrebbe anche trattarsi dell’analisi di immagini digitali - e sembra essere il metodo più vicino a quanto viene fatto dagli spagnoli di Lynce - lette e “contate” da un computer. Altri metodi possibili in quella sorta di disciplina che è il “people counting” sono l’analisi di conteggi effettuali attraverso raggi infrarossi o attraverso le emissioni di calore dei corpi umani.
Forse le cose sono assai semplici. Ipotizziamo che, una volta rilevata l’immagine digitale, il software riesca a calcolare in modo accettabile un certo tasso di ingombro per metro quadrato. Sulla base dell’estensione del territorio occupato dai manifestanti, si arriverà ad una stima non molto lontana dalla realtà. Con buona pace di tutti…speriamo!

16 Ottobre

AVANTI C’E’ POSTO

Il trasporto merci su rotaia è in via d’estinzione. In Italia appena il 9,9% dei prodotti viene caricato sui treni contro l’11,8% dell’Inghilterra, il 15,7% della Francia e il 21,4% della Germania. In Europa la media si aggira intorno al 17%. E’ quanto si legge in uno studio dell’Eurostat divulgato dall’associazione Federmobilità, che per il 19 e 20 novembre ha organizzato a Roma una ‘due-giornì dal titolo “Mercintreno” presso la sede del Cnel a Villa Borghese.
Nel 2007 il traffico combinato si trovava agli stessi livelli del 2002; per gli ultimi due anni non si hanno dati ufficiali, ma il trend è in calo. Mentre la quantità di merce movimentata sui binari sfiora a fatica il 10%, quella trasportata sui camion - che si avventura su autostrade tipo l’A3 Salerno-Reggio Calabria - supera il 60% (Conto nazionale dei Trasporti 2009). Stando invece allo studio di Eurostat i tir vincono addirittura al 90%. Alfredo Peri, presidente di Federmobilità e assessore ai Trasporti dell’Emilia-Romagna, non usa mezzi termini: “L’emergenza ambientale impone una forte riflessione sulle politiche fin qui adottate in tema di trasporto ferroviario delle merci. La liberalizzazione non ha sviluppato un vero mercato dei servizi ferroviari né aumentato il volume delle merci trasportate”. In un’era dove il risparmio energetico e la diminuzione dei consumi di idrocarburi potrebbe davvero rappresentare una carta vincente, il nostro paese non segue il progresso dei paesi più evoluti: inquinamento sempre più alle stelle. Così la soluzione a portata di mano si lascia scivolare colpevolmente.

14 Ottobre

ACCETTIAMO SCOMMESSE

Quale misterioso movimento? Che incontrollabile gesto?
Non ci è data la possibilità di conoscere, ma possiamo sempre provare ad indovinare…

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10 Ottobre

SHOOTING THE MOON

A segno la prima fase della missione Lcross della Nasa per cercare acqua sulla Luna. Un razzo Centaur si e’ schiantato sul cratere lunare Cabeus vicino al Polo Sud lunare alla ricerca di eventuali riserve idriche, seguito dalla ’sonda madre’. L’impatto a oltre 7.000 chilometri orari del ‘missile bomba’ Centaur, il primo stadio della sonda, con la superficie lunare e’ avvenuto alle 7:33 ora di Cape Canaveral, con alcuni minuti di ritardo sull’orario previsto, sollevando una nube di polvere lunare. La sonda ha avuto quindi soltanto quattro minuti per filmare e fotografare gli effetti dell’impatto e, attraverso gli strumenti di rilevamento a bordo, per cercare vapore acqueo o frammenti di ghiaccio nella nube di detriti alzata dall’esplosione. La spettacolare missione potrebbe confermare i risultati della sonda indiana Chandrayaan-1, che ha scoperto tracce d’acqua sulla superficie lunare, aprendo scenari di esplorazione alla ‘Star Trek’, il telefilm cult di fantascienza: la presenza di acqua è, infatti, considerata l’elemento essenziale per un eventuale ritorno dell’uomo sulla Luna, e stavolta per rimanerci, in una base spaziale stabile. Nel programma della Nasa, in attesa dell’approvazione della Casa Bianca, questa ipotesi è fissata per il 2020.

7 Ottobre

BAR GOOGLE CODE

Un codice a barre: é questo l’ultimo logo utlizzato da Google per la sua homepage. La scelta, ovviamente, non é casuale. Si celebra oggi, infatti, il 57° anniversario dell’invenzione del codice a barre, brevettato per la prima volta il 7 ottobre del 1952. I primi inventori furono Norman Woodland e Bernard Silver dell’Università di Dexer, che concepirono un sistema di codificazione dei dati su base circolare. Il simbolo che compare oggi su Google dovrebbe essere la traduzione “a barre” proprio della parola “Google”, realizzata tramite il sistema ZXing. Si tratta della codificazione più comune (cosiddetta “Code 128″), il linguaggio più utilizzato per codificare le stringhe di caratteri ASCII. Inizialmente, il “barcode” veniva usato per distinguere i carrelli dei treni merci; oggi é comunemente usato per distinguere merci e prodotti in tutto il mondo.

2 Ottobre

BABY?! ONE MORE CENTURY

Circa il 50% dei bambini che nascono oggigiorno nei Paesi sviluppati avrebbe buone probabilità di arrivare a celebrare il centesimo anno di età. Ed anche in buona salute. E’ quanto lascia pensare uno studio, pubblicato dalla rivista Lancet, condotto da una squadra di ricercatori guidati del professor Kaare Christensen della University of Southern Denmark di Odense. Secondo gli autori, la speranza di vita in Europa occidentale, Nord America e Australia è aumentata di circa 30 anni nel corso del ventesimo secolo, con punte anche maggiori in Giappone e in alcuni Paesi come la Spagna e l’Italia. Se la probabilità di sopravvivere fino a 90 anni era del 15-16% per le donne e 12% per gli uomini nel 1950, nel 2002 è salita rispettivamente al 37% e al 25%. In Giappone, il Paese più “longevo”, le probabilità salgono addirittura al 50% per le donne.

La ricerca afferma che i tre quarti dei bambini nati nei paesi ricchi a partire dal 2000 ha ottime probabilità di vivere almeno fino ai 75 anni, anche se le condizioni medie di salute della popolazione non dovessero migliorare nel corso degli anni. In quel caso infatti, se cioè la qualità della vita dovesse continuare a crescere come accade da duecento anni a questa parte, la maggior parte delle persone arriverà ad essere ultracentenaria: “L’aumento record della speranza di vita negli ultimi 165 anni non suggerisce che esista un limite prestabilito alla durata della vita umana. Una vita molto lunga sarà probabilmente il destino della maggioranza delle persone che vivono oggi nei Paesi sviluppati”, dicono gli autori.

28 Settembre

EARTH OVERSHOOT DAY

Se il pianeta fosse gestito come una famiglia all’antica, di quelle che non chiedono prestiti, domani dovrebbe serrare i battenti: le risorse sono finite. Ovviamente il mondo andrà avanti, ma a credito. Prenderemo energia, acqua e minerali a spese del futuro, restringendo il capitale di natura che abbiamo a disposizione. Il 25 settembre è l’Earth Overshoot Day, il momento dell’anno in cui la specie umana ha esaurito le risorse rinnovabili a disposizione e comincia a divorare quelle che dovrebbero sostenere le prossime generazioni.

A calcolare la data è il Global Footprint Network, l’associazione che misura l’impronta ecologica dell’umanità, cioè il segno prodotto sul pianeta dalla nostra vita quotidiana: dalle bistecche che mangiamo, dai cellulari che compriamo, dagli aerei che usiamo. Per millenni, fino alla rivoluzione industriale, questo segno è rimasto sostanzialmente invisibile. Ci sono stati scompensi ecologici anche violenti, ma localizzati: a livello globale gli effetti prodotti dall’esistenza di centinaia di milioni di esseri umani si confondevano con le oscillazioni periodiche della natura.

L’impatto si è fatto più consistente dall’inizio dell’Ottocento, ma solo negli ultimi decenni è cominciata la crescita drammatica che, a parte la battuta d’arresto prodotta dalla crisi economica, non accenna ad arrestarsi. Nel 1961 l’umanità consumava la metà della biocapacità del pianeta. Nel 1986 ci siamo spinti al limite ed è arrivato il primo Earth Overshoot Day: il 31 dicembre le risorse a disposizione erano finite. Nel 1995 la bancarotta ecologica è arrivata il 21 novembre. Dieci anni dopo i conti con la natura sono entrati in rosso già il 2 ottobre. Ora siamo retrocessi fino al 25 settembre: consumiamo il 40 per cento in più rispetto alle risorse che la Terra può generare. Nel 2050, se la crisi energetica non ci avrà costretto alla saggezza ecologica, per mantenere i conti in pareggio avremo bisogno di un pianeta gemello da usare come supermarket per prelevare materie prime, acqua, foreste, energia.

22 Settembre

STRINGERE I DENTI

In Italia il tasso di disoccupazione nel secondo trimestre è pari al 7,4%, in crescita rispetto al 6,7% dello stesso periodo del 2008. Si tratta del dato più alto dai primi tre mesi del 2006. Lo comunica l’Istat. Sul dato ha influito soprattutto l’incremento degli inattivi ( 434mila unità), concentrato nelle regioni meridionali e dovuto a fenomeni di scoraggiamento: mancata ricerca del lavoro di molte donne per motivi familiari, ritardato ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

Calo tendenziale peggiore dal ‘94. In termini assoluti il numero degli occupati è calato di 378mila unità, in flessione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2008 (-0,3% rispetto al primo trimestre 2009). Il dato tendenziale, spiega l’Istat, è il peggiore dal secondo trimestre del 1994. Il risultato sintetizza il protrarsi della caduta dell’occupazione autonoma delle piccole imprese, l’accentuarsi del calo dei dipendenti a termine e la nuova riduzione del numero dei collaboratori.

16 Settembre

VIAGGIARE IMMOBILI

L’Europa è ricca di scorci indimenticabili. Ma se si abita dall’altra parte dell’Oceano, si hanno due figlie ancora piccole e il conto corrente che non regala sogni, viaggiare può risultare difficile. Ma come fare a trovare l’ispirazione? Un pittore autodidatta ha ideato una geniale soluzione. Bill Guffey, 45enne del Kentucky negli Stati Uniti, ha macinato migliaia di chilometri virtuali e speso centinaia di ore su Google Street View, il servizio del motore di ricerca che fornisce panoramiche a 360 gradi delle strade di svariati Paesi nel mondo. Restando comodamente seduto nel proprio studio Bill ha dipinto le ville italiane, le colline francesi così come le grandi metropoli americane. Nella galleria i quadri dell’artista affiancati alle immagini di Street View che li hanno ispirati