L’ENERGIA PULITA?

Nel Veneto sono presenti 1032 impianti alimentati con fonti rinnovabili. La diffusione di impianti alimentati
con biomasse e rifiuti garantiscono al Veneto il terzo posto in Italia (rispettivamente 46 e 33 impianti a biomassa e rifiuti).
Il 9,3% della potenza rinnovabile della regione e’ alimentata con biomasse e rifiuti e solo il 6,3% della produzione elettrica lorda rinnovabile proviene da biomassa. Per incrementare la produzione di energia rinnovabile, il Veneto, dove sono gia’ presenti 27 impianti di produzione di biogas, ha gia’ in fase di progettazione altri 22 nuovi impianti. A rivelarlo il primo rapporto sulle Bionenergie in nel Veneto, presentato dall’amministratore unico di Veneto Agricoltura Corrado Callegari. Un vero e proprio boom di investimenti si è registrato in questi ultimi anni nelle cosiddette colture energetiche coinvolgendo, solo nel 2007, piu’ di 1.100 aziende per una superficie coltivata che sfiora i 7.300 ettari, il 93% della quale destinata alla produzione di biodiesel (soia, colza e ravizzone, girasole).

In provincia di Verona si concentra quasi il 70% degli ettari investiti in coltivazioni destinate a biogas,
in prevalenza costituiti da mais e da colture foraggiere. Padova (40%) e Venezia (23%) sono invece le province dove maggiori sono gli investimenti in colture energetiche rappresentati quasi esclusivamente da pioppeti.

Interessi contrapposti che se da un lato sembrano offrire una soluzione pulita ai combustibili fossili non devono cancellare una evidenza quantomai lapalissiana: più colture per l’eneria, meno ettari coltivabili per il sostentamento. Cominceremo ad acquisire terreno da paesi stranieri sottosviluppati per produrre mais e frumento?

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