SALVE, VOLEVO SAPERE…

L’effetto incentivi per l’acquisto di auto si fa sentire sui concessionari: contestualmente alla loro entrata in vigore il 7 febbraio, secondo il decreto legge “salva auto” disposto dal Governo, le concessionarie hanno segnalato un risveglio di interesse agli acquisti dopo il gelo di gennaio in cui il mercato italiano ha segnato un crollo del 32,6%. “Lo scorso week-end c’è stato un aumento dei preventivi su eventuali acquisti del 60-70% - nota Piero Mocarelli, titolare del gruppo concessionarie Car World Italia e vicepresidente di Federaicpa, la federazione dei concessionari -”. Ovviamente non possiamo sapere se questo strumento produrrà un effetto realmente positivo sulle vendite visto che le fasce più sensibili a questa tipologia di incentivi sono proprio quelle che in questo momento scontano con pesantezza la contrazione reale dell’economia. Varrebbe forse una riflessione più ampia sull’impiego di questo “bonus” a favore di un settore che se non verrà rinnovato nei prossimi 10 anni, soprattutto per quanto concerne i sistemi di alimentazione, rischia seriamente di tramutarsi in un boomerang pericoloso. Il petrolio è temporaneamente congelato a 40 $ il barile per l’effetto della contrazione della domanda, ma non possiamo dimenticarci dei valori registrati lo scorso Luglio (147 $ il barile) molti verosimili a quanto regolarmente si dovrebbe verificare nel prossimo futuro -con previsioni non troppo pessimistiche vicine ai 200 $-. Fondo o ragione perduta?

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