ITALIANI A TAVOLA

Nel 2008 le famiglie italiane hanno speso circa 5 miliardi in piu’ per l’acquisto di prodotti alimentari ma le quantita’ portate in tavola sono rimaste pressoche’ le stesse per effetto dell’aumento dei prezzi non giustificato dall’andamento delle materie prime agricole. E’ quanto afferma la Coldiretti nel tracciare un bilancio dei consumi a tavola che rappresentano la seconda voce di spesa degli italiani. Sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen, si è potuto delineare un quadro complessivo dettagliato della spesa evidenziando una maggiore incidenza dei rincari dovuta nell’ordine a pane e cereali, latte, formaggi, uova e carne.

E’ un segnale che dovrebbe far riflettere non poco sulla residua capacità di spesa della popolazione dato che, destinando necessariamente una quota maggiore di danaro ai bisogni primari, si trova a dover rinunciare ad acquisti alternativi che, in un momento di staticità economica, possono segnare ulteriormente le difficoltà di un paese. Interventi decisi in ordine ad una calmierazione dei prezzi (più simile ad una moral suasion che ad una coercizione) potrebbero fermare una lotta speculativa in atto oramai da diversi mesi.

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