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Lo scorso 23 settembre il nostro consumo di risorse naturali ha sorpassato la produzione naturale annua della Terra collocando l’Earth Overshoot Day, per la prima volta, agli inizi della stagione autunnale.

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Ogni anno, il Global Footprint Network, fondato da Mathis Wackernagel, calcola l’Impronta Ecologica dell’umanità (ovvero la sua necessità di campi, pascoli, foreste, aree di pesca e spazio per infrastrutture), e la confronta con la biocapacità globale (ovvero la capacità degli ecosistemi appena citati di produrre risorse e assorbire rifiuti). L’Impronta Ecologica può, quindi, essere utilizzata per determinare la data esatta in cui la comunità globale inizia a vivere oltre i mezzi che il pianeta produce ogni anno. “Da adesso fino alla fine dell’anno noi attingeremo dalle nostre riserve ecologiche, chiedendo un prestito al futuro” - dice Mathis Wackernagel. “Questo può andare avanti per un breve periodo, ma, fondamentalmente, tutto ciò porta ad un accumulo di rifiuti e all’esaurimento delle reali risorse da cui dipende l’economia umana”.
Il sovraccarico ecologico è alla radice di molti dei più urgenti problemi ambientali che dobbiamo fronteggiare oggi: il cambiamento climatico, la diminuzione di biodiversità, la riduzione delle foreste, il collasso della pesca e l’attuale crisi alimentare globale. L’Earth Overshoot Day ogni anno arriva sempre più presto a causa della crescita dei consumi umani.

Il Primo Earth Overshoot Day fu il 31 dicembre 1986. Dieci anni più tardi, a causa di un consumo annuale maggiore del 15% rispetto alla capacità di produzione del pianeta, L’ Earth Overshoot Day cadeva in novembre. Quest’anno, a più di due decenni dal primo Overshoot la fatidica giornata cade il 23 settembre e il nostro livello di sovraconsumo è maggiore del 40% di quanto la Terra riesce a produrre annualmente.

Alla metà del secolo avremo bisogno di un secondo pianeta a disposizione per poter soddisfare tutte le nostre esigenze. Questo senza contare il progressivo sviluppo economico di alcuni paesi emergenti ovvero il possibile incremento delle attuali necessità energetiche dell’intera popolazione mondiale.

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