CRISI CHE AVANZA, ENTRATE CHE SCENDONO

Le entrate tributarie nel primo bimestre del 2009 sono diminuite, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 7,2%, passando da 59,173 miliardi di euro a 54,892 miliardi. Brutte notizie anche sul fronte del debito che ha sfondato quota 1.708 miliardi di euro, un livello che finora non era mai stato raggiunto. Palazzo Koch segnala che i minori incassi dell’erario in valore assoluto sono nel bimestre pari a 4,3 miliardi di euro. Anche nel solo mese di febbraio le entrate tributarie di cassa hanno segnato una flessione: dai 27,902 miliardi di euro incassati a febbraio 2008 si è passati a 25,217 miliardi, con un calo addirittura del 9,6%. Il debito delle amministrazioni pubbliche, calcolato in valore assoluto, a febbraio è salito dunque per il secondo mese consecutivo e ha superato il livello di record negativo di 1.699,171 miliardi di euro toccato il mese precedente, a gennaio 2009. L’aumento è stato dello 0,52% rispetto a gennaio mentre su febbraio 2008 la crescita è stata del 5%. Una cifra del genere non può che essere destinata sempre alla crescita. L’Italia si spinge sempre di più verso il rischio default: come pagare 80 mld di euro di interessi ogni anno se il debito continua ad aumentare? Le manovre fiscali arrivano a 12/18 mld di euro annui…la differenza è ammanco che genera altro debito. Una spirale non più controllabile.

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